Cari soci e simpatizzanti ,
di seguito un testo poetico di Alessandra Dellafior – per un momento di riflessione in questo particolare periodo storico.
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Successe tanti anni fa.
La Grande Madre Terra era in travaglio, da tempo aveva le doglie. Il suo corpo e la sua anima fremevano, alternando momenti di stasi e tranquillità a momenti di inquietudine e scuotimento. Per secoli ci furono terremoti, incendi, malattie e disastri naturali: era l’inizio di tutto, ma pochi capirono.
Poi arrivò l’inCORONAmento e la creatura iniziò ad affacciarsi alla vita. Il dolore fu grande, vennero versate tante lacrime e vennero date tante colpe.
La paura fu tanta e il travaglio della Grande Madre procedeva lento. Il mondo conobbe l’oscurità, il disagio, la perdita di ogni certezza… ma questa profonda esperienza riportò tra le persone il coraggio e la speranza.
A poco a poco la paura passò, e l’atmosfera si fece carica di attesa. Come una mamma che sta per partorire il suo bambino raccoglie il suo coraggio, allo stesso modo si compì anche per la Terra, e da quel faticoso viaggio nacque un meraviglioso dono. La primavera, che già da tempo aveva iniziato a vivere nella Natura, sbocciò finalmente anche nei cuori della gente.
Provate dalla fatica e dalla stanchezza, le persone iniziarono a riunirsi in comunità, per aiutarsi e sostenersi. Si riscoprì la bellezza di stare insieme, di condividere strade, di progettare, di avere un orizzonte comune.
La terra non venne più maltrattata e avvelenata, il cibo e l’acqua furono finalmente sani e vitali. Nacquero nuove forme di economia basate sul dono e le persone riunite in assemblea iniziarono a decidere insieme per il bene comune.
Le scuole iniziarono a fare lezione all’aperto, gli asili si stabilirono nei boschi e nei prati. Contadini e artigiani furono chiamati ad insegnare all’università.
Negli ospedali entrò una nuova medicina, per curare non solo il corpo, ma l’uomo nella sua completezza. I grandi passaggi della Nascita e della Morte furono di nuovo onorati in maniera sacra.
La spiritualità tornò ad essere centrale per il benessere delle persone. Ognuno ebbe modo di scoprire il Femminile e il Maschile dentro di sé, e non ci fu più separazione e violenza.
Si tornò ad assaporare la bellezza di camminare a piedi nudi e di mettersi in contatto con la Natura. Ovunque si udivano musiche e canti, ovunque si ballava.
Ci fu abbondanza per tutti.
Era l’anno 2020. L’anno in cui nacque la nuova umanità.
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