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Troverai questo racconto anche sul blog L’orchestra della vita di Loretta Corradini: Vieni a trovarmi!
In cima a una delle montagne più alte delle Dolomiti, il giorno e la notte si passavano il testimone della luce e dell’ombra, da molto tempo, creando ogni volta , un’atmosfera particolare , mescolata a dei colori magnifici, in uno scenario spettacolare in braccio alla natura.
Ogni volta questo passaggio suggestivo , incontrava la meraviglia e gli sguardi fieri degli abitanti di un paese particolare, Medil, adagiato ai piedi della roccia dolomitica.
In una fredda notte d’inverno, piena di stelle, dell’anno solare 2017, la dolce Marlen , si stava riposando nel calore e nell’accoglienza della sua casa.
Nel silenzio, improvvisamente riuscì a riconoscere dentro di se’ , la differenza fra il vuoto e il pieno.
Durante il giorno aveva nevicato molto e in questa particolare atmosfera bianca e leggera , il suo stato d’animo era cambiato.
Il martellare dei pensieri e delle emozioni si era via via placato e ora si sentiva sospesa nella calma e nella pienezza della sua energia interiore.
“è uno stato di grazia – disse fra sè e sè – riesco a sentirmi , a sentire l’amore per me stessa, per gli altri , per la vita, riesco a sentire il mio ritmo interiore, il mio sapore, il mio spazio , il posto che occupo nel mondo, il mio stato di calma, di silenzio, di piena lucidità. è come stare dentro il vuoto ma piena della mia energia , piena di ciò che sono veramente , aderente a me stessa. “
Il suo respiro era calmo e così anche il battito del suo cuore.
All’interno del suo torace , in quel punto magico dove l’aria che respirava si univa ai suoi polmoni , sentiva un antico richiamo , un collegamento preciso con qualcosa che la nutriva, che la faceva sentire a casa.
Osservò con attenzione quel contatto e sentì che l’aria ,la stava riempendo , dandole una sensazione interiore di leggerezza e di neutralità.
Respirò sempre più consapevolmente fino a sentirsi immersa in una intensa e morbida vibrazione blu.
” è come stare nel vuoto, pieno di energia blu. “
Istintivamente si girò verso la piccola finestra della stanza, i suoi occhi profondi e scuri guardarono fuori , guardarono oltre lei stessa.
Marlen vide l’intensita’ della notte, vide la magia del cielo stellato.
Velocemente infilò la sua giacca più imbottita e uscì all’esterno, nella neve , cercando il contatto con il blu del cielo , con la sua magia, con la sua frequenza.
Il suo sguardo si perse lontano , nella bellezza delle stelle e nell’ immensità dell’universo.
Marlen rimase ferma, in apertura, in ascolto, in accoglienza di se’ e del cielo blu , fino a che scivolo’ nella contemplazione.
Percepì che il suo vuoto interiore piano piano si stava riempendo, il suo essere era in contatto con tutto e nel tutto riusciva a sentire energeticamente , che l’universo aveva le sue leggi , le regole che muovevano la sua energia.
Rimase in ascolto e sentì ancora più chiaramente che al di la’ di noi esseri umani , tutto ciò che viveva , aveva una sua energia e anche delle leggi che la governavano.
Delle regole ben precise , alle quali lei era in qualche modo collegata.
Rimase ferma, aperta, calma, silenziosa , cercando dentro tutta la sua umiltà fino a che…….qualcosa si sciolse.
Nel vuoto apparente del blu fuori e dentro di lei si affacciò timidamente l’energia del…..ricordo.
Il ricordo di una saggezza antica che vibrava costantemente dentro e fuori di lei…
Il ricordo di far parte di tutto ciò che c’era , senza divisioni, nell’amore e nello stato dell’unione.
Piena di gratitudine e di gioia, marlen rientrò in casa portando con se’ tutto ciò che di prezioso aveva vissuto .
Quella notte si addormentò, abbandonandosi completamente, alla fiducia nella vita , alle sue leggi, alla sua saggezza.
Cullò con questa energia , il motivo per il quale viveva sulla terra, anche se ancora non lo conosceva.
Arrivò silenziosamente l’alba dorata e la notte lascio’ il posto al nuovo giorno .
Il sole brillava sulla neve creando dei bellissimi giochi di luce.
La giovane donna riposata e felice , si preparo’ con cura e usci’ di casa.
Si immerse a capofitto nell’esterno , in mezzo alla gente parlando e sorridendo.
Andando al lavoro si accorse di essere in un vero e proprio flusso di energia , di essere piena di forza e di intuizione.
Quel giorno , ogni suo sguardo, ogni suo gesto, ogni suo movimento, ogni suo ragionamento, ogni sua decisione, parola, azione , relazione , furono intrisi dell’energia del ricordo, dell’energia del suo sentire interiore .
Il vuoto e il pieno si erano uniti in un’unica squadra ,
Un ricevere femminile , attivo, che captava informazioni da dentro e da fuori come un’antenna rivolta all’universo e un dare maschile pronto e determinato che sapeva portare il ricordo nel mondo, attraverso le azioni, le decisioni, il movimento.
Assieme avevano creato l’equilibrio nel flusso del dare e del ricevere
Energia.
Bellissimo racconto che ti fa vivere pienamente le sensazioni di Marlene, portando la qualità del blu, della pienezza, della vita…